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giovedì 19 novembre 2015

Come collegarsi alla rete Wi-Fi dal terminale


Di solito il computer si collega automaticamente alla rete Wi-Fi senza bisogno del nostro intervento, altre volte invece bastano pochi click per farlo. Può capitare però di trovarci di fronte al terminale e non avere alcuna interfaccia grafica per collegare il nostro computer alla rete Wi-Fi, per esempio quando l'installazione dei driver grafici non è andata a buon fine.
In questa breve guida vi mostrerò come collegarci dalla riga di comando.

Durante la guida darò per scontato che abbiate effettuato il login come root o che prima di procedere abbiate eseguito il comando su per eseguire i comandi come super utente. Altrimenti potete sempre anteporre la parola sudo ad ogni comando.

Trovare la scheda Wi-Fi installata


Prima cosa da fare bisognerà trovare la scheda Wi-Fi installata sul nostro computer, useremo il comando iw

> iw dev

Produrrà un output simile a questo

phy#0
Interface wlan0
ifindex 3
wdev 0x1
addr 9c:d2:1e:61:a6:86
type managed
channel 6 (2437 MHz), width: 20 MHz, center1: 2437 Mhz

Nel mio caso ho una scheda di rete Wi-Fi chiamata wlan0

Visualizzare lo stato della scheda Wi-Fi


Ora possiamo controllare lo stato della scheda con il seguente comando

> ip link show wlan0

Otterremo un risultato simile a questo

3: wlan0: <BROADCAST,MULTICAST> mtu 1500 qdisc mq state DOWN mode DEFAULT group default qlen 1000
link/ether 9c:d2:1e:61:a6:86 brd ff:ff:ff:ff:ff:ff

Come potete intuire dalla parola DOWN lo stato della Wi-Fi è spenta.

Accendere la scheda di rete Wi-Fi


Per attivare la scheda Wi-Fi procediamo con

> ip link set wlan0 up

Controlliamo di nuovo lo stato

> ip link show wlan0

Questa volta il risultato dovrebbe essere questo

3: wlan0: <BROADCAST,MULTICAST,UP,LOWER_UP> mtu 1500 qdisc mq state UP mode DORMANT group default qlen 1000
link/ether 9c:d2:1e:61:a6:86 brd ff:ff:ff:ff:ff:ff

Notate come questa volta lo stato è UP

Controllare lo stato della connessione


Ora che la scheda Wi-Fi è attiva, controlliamo lo stato della connessione

> iw wlan0 link

il risultato sarà

Not connected.
Non siamo connessi.

Cercare le reti disponibili


Ora cerchiamo le reti Wi-Fi disponibili

> iw wlan0 scan

Otterremo una lunga lista di informazioni per ogni rete trovata come questa


BSS 9c:d3:6d:b4:a4:10(on wlan0) -- associated
TSF: 914250503275 usec (10d, 13:57:30)
freq: 2437
beacon interval: 100 TUs
capability: ESS Privacy ShortSlotTime (0x0411)
signal: -41.00 dBm
last seen: 172 ms ago
Information elements from Probe Response frame:
SSID: My_Network
Supported rates: 1.0* 2.0* 5.5 11.0 18.0 24.0 36.0 54.0
DS Parameter set: channel 6
ERP: Barker_Preamble_Mode
ERP D4.0: Barker_Preamble_Mode
RSN: * Version: 1
* Group cipher: CCMP
* Pairwise ciphers: CCMP
* Authentication suites: PSK
* Capabilities: 16-PTKSA-RC 1-GTKSA-RC (0x000c)
Extended supported rates: 6.0 9.0 12.0 48.0
HT capabilities:
Capabilities: 0x186c
HT20
SM Power Save disabled
RX HT20 SGI
RX HT40 SGI
No RX STBC
Max AMSDU length: 7935 bytes
DSSS/CCK HT40
Maximum RX AMPDU length 65535 bytes (exponent: 0x003)
Minimum RX AMPDU time spacing: 8 usec (0x06)
HT RX MCS rate indexes supported: 0-7
HT TX MCS rate indexes are undefined
HT operation:
* primary channel: 6
* secondary channel offset: no secondary
* STA channel width: 20 MHz
* RIFS: 1
* HT protection: no
* non-GF present: 1
* OBSS non-GF present: 0
* dual beacon: 0
* dual CTS protection: 0
* STBC beacon: 0
* L-SIG TXOP Prot: 0
* PCO active: 0
* PCO phase: 0
WPS: * Version: 1.0
* Wi-Fi Protected Setup State: 2 (Configured)
* Selected Registrar: 0x0
* Response Type: 3 (AP)
* UUID: 1620a1d7-a8d6-d819-4860-8a40e4e07abf
* Manufacturer: NETGEAR, Inc.
* Model: WNR1000v3
* Model Number: WNR1000v3
* Serial Number: 83258
* Primary Device Type: 6-0050f204-1
* Device name: WNR1000v3
* Config methods: Label, PBC
WMM: * Parameter version 1
* u-APSD
* BE: CW 15-1023, AIFSN 3
* BK: CW 15-1023, AIFSN 7
* VI: CW 7-15, AIFSN 2, TXOP 3008 usec
* VO: CW 3-7, AIFSN 2, TXOP 1504 usec

Le informazioni più importanti che ci occorrono sono il nome della rete ed il protocollo di sicurezza. Il nome della rete è quello che segue la parola SSID (Service Set Identifier), in questo caso è My_Network. Il protocollo di sicurezza è invece RSN, meglio conosciuto come WPA2.

Creare un file di configurazione WPA/WPA2


Per poterci collegare ad una rete Wi-Fi protetta da passphrase con protocollo WPA/WPA2 avremo bisogno di preparare un file di configurazione con questo comando:

> wpa_passphrase My_Network >> /etc/wpa_supplicant.conf

Subito dopo aver premuto invio dovremo digitare la passphrase per collegarci alla rete, quindi verrà creato il file di configurazione in /etc/wpa_supplicant.conf. Il file di configurazione così creato non andrà comunque a sostituire le configurazioni già esistenti.

Collegarsi alla rete Wi-Fi protetta da passphrase WPA/WPA2


Ora che abbiamo preparato tutto il necessario possiamo collegarci alla rete con

> wpa_supplicant -B -D wext -i wlan0 -c /etc/wpa_supplicant.conf

Controlliamo di nuovo lo stato della connessione 

> iw wlan0 link

 Questa volta ci dovrebbe mostrare la connessione avvenuta.

Connected to 9c:d3:6d:b4:a4:10 (on wlan0)
SSID: My_Network
freq: 2437
RX: 10476343 bytes (59172 packets)
TX: 743393 bytes (5687 packets)
signal: -49 dBm
tx bitrate: 65.0 MBit/s MCS 6 short GI

bss flags: short-slot-time
dtim period: 0
beacon int: 100

Ottenere un indirizzo IP dal DHCP


Possiamo ottenere un indirizzo IP con il comando

> dhclient wlan0

E verificare l'indirizzo IP con

> ip addr show wlan0

Otterrete qualcosa come questo

3: wlan0: <BROADCAST,MULTICAST,UP,LOWER_UP> mtu 1500 qdisc mq state UP group default qlen 1000
link/ether 9c:d2:1e:61:a6:86 brd ff:ff:ff:ff:ff:ff
inet 10.0.0.5/24 brd 10.0.0.255 scope global dynamic wlan0
valid_lft 82996sec preferred_lft 82996sec
inet6 fe80::9ed2:1eff:fe61:a686/64 scope link
valid_lft forever preferred_lft forever

L'indirizzo IP è quello che segue la parola inet, in questo caso 10.0.0.5.

Testare la connessione


Per finire possiamo fare un test della connessione con il buon vecchio comando ping


Se il risultato è simile al seguente siete connessi

PING www.google.com (74.125.232.146) 56(84) bytes of data.
64 bytes from mil02s05-in-f18.1e100.net (74.125.232.146): icmp_seq=1 ttl=52 time=38.3 ms
64 bytes from mil02s05-in-f18.1e100.net (74.125.232.146): icmp_seq=2 ttl=52 time=37.9 ms
64 bytes from mil02s05-in-f18.1e100.net (74.125.232.146): icmp_seq=3 ttl=52 time=38.2 ms

Fermate l'esecuzione di ping con la combinazione di tasti Ctrl + c.

Il vostro sistema è online!





martedì 9 giugno 2015

Collegare uno scanner di rete al Raspberry Pi utilizzando il server Samba


Se avete una stampante multifunzione di rete che supporta il protocollo SMB (Server Message Block) e vi permette di inviare i file dei documenti acquisiti con lo scanner su un disco condiviso in rete, allora potrete facilmente configurarla per utilizzare il server Samba installato sul vostro Raspberry Pi.

Se non avete ancora installato e configurato il server Samba sul vostro Raspberry Pi potete farlo ora seguendo la mia guida.

In questo post utilizzo la stampante Epson Workforce AL-MX200DNF, ma potrete utilizzare qualsiasi altra marca e modello di stampante multifunzione che abbia il supporto al protocollo SMB.

Dopo aver collegato la stampante al router tramite cavo LAN (o in Wi-Fi se la stampante ve lo permette) ed averla accesa, dal browser di un PC collegato alla stessa rete, digitate l'indirizzo IP della stampante per accedere alla pagina di configurazione della stessa.
Se state configurando una stampante Epson, vi comparirà la pagina EpsonNet Config come questa:

Pagina di configurazione Epson visualizzata sul browser


Ora selezionate la linguetta denominata Rubrica Indirizzi e quindi sulla sinistra, sotto Scansione di rete, cliccate su Rubrica indirizzi computer/server.

Pagina Rubrica Indirizzi computer/server


Vi comparirà una lista di indirizzi vuoti, cliccate il pulsante aggiungi su uno di questi per accedere alla pagina di configurazione del computer collegato.

Pagina di configurazione del computer collegato


Ora inseriamo i dati richiesti:

Nome (visualizzato sulla stampante): potete scrivere Raspberry Pi o qualsiasi altro nome vi ricordi il vostro disco condiviso sulla rete.

Tipo di rete: selezionate Computer SMB o qualsiasi altra dicitura che indichi il protocollo SMB.

Indirizzo host (indirizzo IP): inserite l'indirizzo IP della stampante.

N. porta: 139

Nome accesso (se richiesto dall'host): inserite il nome utente che avete utilizzato per configurare Samba (molto probabilmente avete utilizzato pi se non avete creato un nuovo utente).

Password: inserite la password che avete impostato per accedere al server Samba.

Conferma password: ripetete la stessa password.

Nome directory condivisa: inserite il nome che avete assegnato alla condivisione Samba, se avete seguito la mia guida inserite usb.

Percorso sottodirectory (facoltativo): se volete che i file vengano inviati in una cartella in particolare all'interno del disco condiviso, inserite qui il percorso. Ad esempio io ho creato la cartella scanner ed ho quindi inserito il percorso /scanner

Cliccate su applica ed avete finito.

Ora potete provare ad effettuare una scansione: inserite il foglio da acquisire, selezionate la funzione scanner sulla stampante, quindi scansione in rete. Selezionate scansione su... e quindi Computer (rete). Vi comparirà la lista della rubrica indirizzi e vedrete il vostro Raspberry Pi con il nome che gli avete assegnato. Premete il tasto ok, configurate gli altri parametri della scansione se necessario e quindi premete il tasto Start.
Quando lo scanner avrà terminato l'acquisizione, potrete accedere al disco condiviso in rete con il vostro PC e troverete il file della scansione effettuata nella cartella scelta.

mercoledì 11 settembre 2013

Raspberry Pi - come impostare un numero IP statico

In questa guida spiegherò come impostare un indirizzo IP statico sul vostro Raspberry Pi, prima di iniziare la procedura pratica vorrei illustrare un po di teoria.
Un indirizzo IP serve ad identificare un dispositivo collegato in rete, generalmente il vostro router assegna dinamicamente un indirizzo IP ad ogni nuovo dispositivo collegato. Se abbiamo un computer collegato alla rete casalinga e lo scolleghiamo, il suo indirizzo IP viene liberato e lo stesso potrebbe essere assegnato ad un altro nuovo dispositivo che dovesse collegarsi successivamente. La stessa cosa avviene per il vostro Raspberry Pi, il quale ad ogni riavvio potrebbe avere un indirizzo IP differente.
Avere un IP dinamico risulta quindi decisamente scomodo quando vogliamo accedere in remoto al nostro Raspberry Pi, infatti ogni volta dovremmo essere a conoscenza del suo indirizzo IP. Questo vale sia per accedere al nostro hard disk condiviso tramite Samba, sia per accedere a Transmission-daemon o aMule-daemon e ancora se vogliamo accedere tramite SSH.
Impostare un IP statico farà in modo che, all'avvio, il Raspberry Pi otterrà sempre lo stesso indirizzo IP e di conseguenza sapremo sempre a quale indirizzo trovarlo.
Detto questo effettuiamo il login ed iniziamo a conoscere come vedere quale indirizzo IP ha attualmente il Raspberry Pi con il seguente comando:

sudo ifconfig

Questo comando visualizza molte informazioni riguardanti la connessione di rete, in particolare quelle della sezione denominata eth0 riguardano la connessione via cavo ethernet, wlan0 invece riguarda la connessione Wi-Fi.
Le informazioni che ci saranno utili sono l'indirizzo IP, descritto come "indirizzo inet:" e il numero della "Maschera". Un indirizzo IP è formato da quattro serie di numeri separati da un punto, anche la maschera ha un formato simile e di solito è 255.255.255.0, ma non sempre.

Un'altra informazione necessaria è l'indirizzo IP del nostro router, possiamo trovarla con il seguente comando:

route

Anche in questo caso verranno visualizzate diverse informazioni, il valore che vi interessa lo troverete nella riga che inizia con "default", sotto la colonna Gateway.
Nella riga subito sotto invece, sotto la colonna Genmask, troverete il valore della maschera che dovrebbe essere la stessa di quella trovata con ifconfig.

Ora che abbiamo ottenute tutte le informazioni possiamo andare a modificare il file interfaces che si trova in /etc/network/, quindi scriviamo:

cd /etc/network

Facciamo una copia di sicurezza di interfaces in modo da poterlo ripristinare in qualsiasi momento.

sudo cp interfaces interfaces.backup

Ora apriamo interfaces con l'editor di testo nano:

sudo nano interfaces

Il file di default dovrebbe essere come questo:

auto lo

iface lo inet loopback
iface eth0 inet dhcp

allow-hotplug wlan0
iface wlan0 inet manual
wpa-roam /etc/wpa_supplicant/wpa_supplicant.conf
iface default inet dhcp

Prima cosa da fare è aggiungere il carattere # all'inizio della riga "iface eth0 inet dhcp", questo la farà diventare un commento e verrà ignorata.
Quindi subito sotto aggiungiamo le seguenti righe:

auto eth0
iface eth0 inet static

Di seguito aggiungiamo nell'ordine l'indirizzo IP del Raspberry Pi, l'indirizzo del router ed infine la maschera, come segue:

address [indirizzo_IP_del_Raspberry_PI]
gateway [indirizzo_IP_del_router]
netmask [numero_della_maschera]

Alla fine il vostro file dovrebbe somigliare a questo:

auto lo

iface lo inet loopback
#iface eth0 inet dhcp
auto eth0
iface eth0 inet static

address 11.96.182.58
gateway 11.96.172.1
netmask 255.255.255.0

allow-hotplug wlan0
iface wlan0 inet manual
wpa-roam /etc/wpa_supplicant/wpa_supplicant.conf
iface default inet dhcp

Salviamo premendo i tasti Ctrl + o, premiamo il tasto Invio per confermare il nome del file, quindi usciamo dall'editor con Ctrl + x.
Ora riavviamo il Raspberry Pi scrivendo

sudo reboot

Se non avete fatto errori ora l'indirizzo IP sarà quello da voi impostato.
Verifichiamo se la connessione ad internet funziona provando con il comando ping sul sito di Google o qualunque altro indirizzo valido.

ping www.google.com

Il risultato deve essere qualcosa del genere:

PING www.google.com (173.194.40.20) 56(84) bytes of data.
64 bytes from mil02s06-in-f20.1e100.net (173.194.40.20): icmp_req=1 ttl=51 time=264 ms
64 bytes from mil02s06-in-f20.1e100.net (173.194.40.20): icmp_req=3 ttl=51 time=267 ms
64 bytes from mil02s06-in-f20.1e100.net (173.194.40.20): icmp_req=4 ttl=51 time=232 ms
64 bytes from mil02s06-in-f20.1e100.net (173.194.40.20): icmp_req=5 ttl=51 time=237 ms

Fermatelo premendo Ctrl + c.
Avete finito, il vostro Raspberry Pi ora ha l'indirizzo IP statico e saprete sempre come collegarvi in remoto.