giovedì 29 settembre 2011

Disinstallare le applicazioni su OS X

Come rimuovere i file lasciati dalle applicazioni disinstallate

Uno dei punti forti di Mac OS X e' sempre stata l'estrema semplicità con la quale si installano le applicazioni. Nella maggior parte dei casi e' sufficiente trascinare l'icona del programma nella cartella Applicazioni ed il gioco e' fatto, ma disinstallare le applicazioni e' altrettanto facile?
Spesso abbiamo sentito dire che e' sufficiente trascinare l'icona del programma nel cestino, ma in verità non tutti i file creati dal programma vengono eliminati.
In questa breve guida vedremo dove scovare i file delle applicazioni e come rimuoverli tutti.

Generalmente le applicazioni che utilizziamo creano dei file necessari alla loro esecuzione all'interno della cartella Libreria nella nostra cartella Home (cioè quella cartella che ha il nostro nome utente).

Recentemente, con la versione 10.7 di OS X, la suddetta cartella Libreria e' apparentemente scomparsa dalla nostra Home! In realtà e' sempre li al suo posto ma e' nascosta alla vista del Finder. Potete raggiungerla andando con il mouse sul menu Vai del Finder e quindi tenere premuto il tasto alt (anche detto option) per vederla comparire nella lista delle cartelle e quindi selezionarla.

La cartella Libreria e' invisibile!


All'interno di Libreria ci sono molte cartelle, quelle che generalmente dovrebbero contenere i file delle applicazioni sono:
  • Application Support (Supporto Applicazioni);
  • Preferences (Preferenze);
  • PreferencePanes (Pannelli delle Preferenze).
Ho sottolineato generalmente perché non tutti gli sviluppatori rispettano le regole.

Il contenuto della cartella Libreria


La cartella Application Support sta li appositamente per contenere le eventuali cartelle create dalle applicazioni installate, ma non e' raro trovare la cartella di un programma all'interno di Libreria e al di fuori di Application Support. Di solito queste cartelle hanno il nome del programma che le ha generate o il nome dello sviluppatore. Ad esempio Firefox crea la cartella Mozilla, mentre Skype crea la cartella Skype.
Primo passo per disinstallare completamente un programma e' quindi quello di scovare ed eliminare la sua cartella.

Il secondo posto dove andare a cercare e' Preferences (o anche Preferenze). In questa cartella ci sono i file che memorizzano le impostazioni dei programmi. I nomi di questi file più o meno rispettano questo schema:

com.sviluppatore.nomeDelProgramma.prefs

o anche

org.sviluppatore.nomeDelProgramma.prefs

Di solito i programmi commerciali utilizzano com. mentre quelli open source org.
Anche l'estensione finale .prefs può variare da programma a programma, in alcuni può essere .preferences o in altri può essere omessa.
In realtà, la maggior parte dei file presenti in questa cartella ha il suffisso .plist, che sta per property list (lista delle proprietà). E' un file di pochi kilobyte che di solito contiene le impostazioni dell'interfaccia grafica del programma, tipo le dimensioni e la posizione delle finestre, ecc...
Questi file vengono creati e aggiornati ad ogni avvio del programma e nel caso vengano eliminati per errore, verranno ripristinati con i valori di default. In alcuni casi e' utile eliminarli quando l'applicazione di riferimento presenta un'interfaccia corrotta o inutilizzabile. Eliminare il file plist e riavviare l'applicazione spesso risolve il problema.
Nel nostro caso stiamo disinstallando un'applicazione e quindi, una volta scovato il suddetto file possiamo cestinarlo.

Ultimo posto dove andare a cercare e' PreferencePanes. In questa cartella ci sono i file con estensione .prefPane che aggiungono un pannello delle preferenze a Preferenze di Sistema. Andate a cercare qui solo se l'applicazione disinstallata ha un pannello di preferenze visualizzato all'interno di Preferenze di Sistema.

Fatto questo, nel 90% dei casi avete ripulito il sistema da tutti i file generati dall'installazione di un programma. Ricordatevi che non tutti gli sviluppatori rispettano le regole e potreste trovare cartelle dedicate nei posti più impensabili, anche in bella vista all'interno della vostra cartella Home.

Alcune applicazioni forniscono un programma di disinstallazione, se presente usate quello e non rimuovete i file manualmente per evitare problemi.
Ultimo consiglio, se non siete sicuri di quello che fate e' meglio non gettare niente nel cestino e lasciare le cose come stanno.

martedì 20 settembre 2011

Modificare l'aspetto della schermata di blocco dello schermo di Ubuntu 11.04


Come installare i temi offerti dal sito GNOME-LOOK.ORG

In questo secondo appuntamento con la personalizzazione di Ubuntu 11.04, vi guiderò alla modifica dell'aspetto della schermata di blocco dello schermo utilizzando i temi liberamente scaricabili dal sito GNOME-LOOK.ORG.

Per chi non lo sapesse, iniziamo con ildire che cosa e' la schermata di blocco dello schermo e quando viene visualizzata. Quando ci allontaniamo dal computer per qualche minuto viene visualizzato il salvaschermo e successivamente lo schermo va in stand-by ( modalità e tempi dipendono dalle impostazioni delle preferenze ). Quando ritorniamo al computer ci verrà richiesta la nostra password utente per tornare alla sessione di lavoro, questa e' la schermata che andremo a personalizzare.

Di default l'aspetto della suddetta schermata e' piuttosto semplice, una finestra al centro di uno schermo completamente nero. La prima cosa da fare e' trovare un tema da scaricare ed installare sul nostro sistema. Sul sito gnome-look.org possiamo trovare questi temi, denominati Lock Screen od anche Lock Dialog, cliccando sulla categoria Screensavers. In questo guida userò il tema NSA Lock Screen, ma ovviamente potete usare il tema che preferite.

  • Una volta scaricato il tema, di solito e' un archivio .tar.gz, aprite il file con un doppio click e vi apparirà la finestra del Gestore di archivi. Cliccate sull'icona Estrai per estrarne il contenuto , scegliendo come destinazione la Scrivania.
  • Se avete scaricato il tema NSA Lock Screen vi troverete la cartella nsa sulla Scrivania. I file importanti al suo interno sono:
    • la cartella nsa-images, contiene le immagini utilizzate dal tema;
    • il file lock-dialog-nsa.gtkrc, un file di testo utile per modificare l'aspetto del tema;
    • il file lock-dialog-nsa.glade, il file che definisce l'interfaccia grafica del tema.
    Il contenuto della cartella nsa
    Quest'ultimo e' un file in formato LibGlade, modificabile con Glade, il programma di sviluppo delle interfacce grafiche per GNOME. Purtroppo in Ubuntu 11.04 questo file non e' utilizzabile, al suo posto dobbiamo utilizzare un file in formato GtkBuilder con estensione .ui, il nuovo formato utilizzato da Glade. Ho provato ad aprire il file .glade e poi salvarlo nel formato .ui, ma comunque non funziona. Bisogna modificarlo per renderlo compatibile, per il momento ho una soluzione più semplice e veloce, adesso andiamo avanti.
  • I file che definiscono il tema di default della schermata di blocco di Ubuntu si trovano in / usr / share / gnome-screensaver. Nella stessa posizione dobbiamo copiare la cartella nsa-images ed il file lock-dialog-nsa.gtkrc. Potete farlo con i comandi da Terminale oppure con Nautilus avviandolo da Terminale con il comando sudo Nautilus ( in questo modo Nautilus ha i privilegi di sistema per accedere in scrittura alla cartella gnome-screensaver ).
  • Il contenuto di gnome-screensaver con il tema nsa
    Non potendo utilizzare il file lock-dialog-nsa.glade possiamo crearcene uno copiando il file lock-dialog-default.ui, che troverete all'interno di gnome-screensaver ( non e' altro che l'interfaccia grafica del tema di default ), ed incollatelo nella stessa posizione per farne un duplicato. Quindi rinominate il duplicato con il nome lock-dialog-nsa.ui.
  • Adesso, dal Terminale, digitate il comando gconf-editor, comparirà la finestra dell'Editor di configurazione, utile per modificare vari aspetti del sistema. Aprite la cartella denominata apps, posta sulla colonna di sinistra dell'Editor, cliccando sul triangolo. Selezionate con un click la voce gnome-screensaver. Sulla parte sinistra della finestra compariranno diverse voci divise in nome / valore. Trovate la voce lock-dialog-theme e modificate il valore da default ad nsa ( basta cliccarci su per modificarlo ). Ora potete chiudere la finestra.
  • Adesso, se provate a bloccare lo schermo ( con la voce Blocca schermo nell'ultimo menu a destra contrassegnato dal simbolo di accensione oppure da tastiera premendo i tasti Ctrl + Alt + L ) e muovete il mouse vi comparirà la nuova schermata di blocco dello schermo con il tema che avete installato.
Il problema e' che abbiamo sostituito il file .glade con una copia di quello di default .ui, quindi la posizione del testo e degli elementi dell'interfaccia possono risultare sballati. Per ovviare a questo problema possiamo modificare il file lock-dialog-nsa.ui aprendolo con Glade. Chi sviluppa programmi per GNOME ed ha un minimo di pratica nell'uso di Glade non avrà problemi a farlo, ma per tutti gli altri non sarà cosi' facile.

la modifica del file lock-dialog-nsa.ui
Per quanto riguarda il tema NSA che ho usato in questa guida, mi sono limitato a spostare verso il basso la posizione del testo modificando il parametro Riempimento superiore del widget alignment2, come potete vedere nell'immagine. Inoltre ho modificato i colori del testo da nero a bianco modificando il file lock-dialog-nsa.gtkrc. Per farlo aprite il file con l'Editor di testo, andate alla fine del file e modificate la stringa “label-black” in “label-white”, come evidenziato nell'immagine.
la modifica del file lock-dialog-nsa.gtkrc

Queste modifiche non saranno necessarie sui temi compatibili con Ubuntu 11.04 che utilizzano i file in formato GtkBuilder .ui.

mercoledì 14 settembre 2011

Come disabilitare il ripristino delle finestre all'avvio delle applicazioni in OS X Lion

Una delle nuove funzioni di OS X Lion e' quella del ripristino delle finestre lasciate aperte al momento della chiusura di un'applicazione.
Ad esempio, apriamo un file a caso con Anteprima, tipo un'immagine od un pdf con un doppio click sulla sua icona dal Finder. Subito dopo usciamo senza chiudere la finestra, selezionando dal menù Esci da Anteprima o da tastiera Command + q. Se proviamo ad aprire un'altro file sul Finder ( ovviamente deve essere un documento che verra' aperto da Anteprima ), vedremo comparire due finestre, quella del documento precedentemente aperto e quella dell'ultimo.
Forse questa funzione potrà essere utile a chi chiude accidentalmente un programma ed al suo riavvio desidera ritrovare le finestre come erano prima, ma a molti altri utenti crea confusione. Soprattutto obbliga a chiudere le finestre prima di uscire da un programma, per evitare di vedersele rispuntare fuori al prossimo riavvio!
La soluzione e' disabilitare questa funzione, ecco come:
  • Aprite le Preferenza di Sistema e cliccate sulla prima icona in alto a sinistra, Generali;
  • Andate a deselezionare il pulsante alla voce "Ripristina le finestre quando esco dalle applicazioni e le riapro".
Il fastidioso ripristino non vi disturberà piu'.

Preferenze di sistema, l'icona Generali indicata dalla freccia rossa

Il pulsante deselezionato indicato dalla freccia

martedì 6 settembre 2011

Modificare l'aspetto della schermata di login di Ubuntu

Personalizziamo il nostro sistema

Questa breve guida vi illustrerà come personalizzare la schermata di login di Ubuntu 11.04 (vale anche per le versioni precedenti) senza dover ricorrere all'installazione di altri programmi.
Mettiamo il caso che abbiamo trovato un'immagine di sfondo che vorremmo vedere al momento di effettuare il login e che ci piacerebbe modificare anche il tipo di carattere, la sua grandezza, i colori e l'aspetto della finestra, come fare?
Il programma Aspetto nelle Impostazioni di sistema
Iniziamo col dire che questo tipo di personalizzazioni e' possibile farle con il programma Aspetto che fa parte delle Impostazioni di sistema. Il problema e' che se lanciamo il suddetto programma dopo l'accesso andremo a modificare l'aspetto grafico della nostra sessione e non della schermata di login, quindi dobbiamo fare in modo di lanciare Aspetto prima di accedere con il nostro nome utente e password.
Il programma Aspetto in / usr / share / applications


Copiamo Aspetto in / usr / share / gdm / autostart / LoginWindow
  •  Per iniziare ci serve una copia del programma Aspetto. Andiamo con Nautilus ( per chi non lo sapesse e' il nome del gestore dei file ) in / usr / share / applications e tra i vari file troveremo il nostro Aspetto. Con un click destro del mouse sulla sua icona facciamo apparire il menu contestuale e selezioniamo Copia inScrivania.
  • Il prossimo passo e' copiarlo in / usr / share / gdm / autostart / LoginWindow. Purtroppo per copiarlo in quella posizione abbiamo bisogno dei permessi di amministrazione, Nautilus non ci permette di farlo. Il modo più naturale per un utente Linux sarebbe quello di aprire il terminale e procedere con il comando sudo cp … , ma si può anche farlo con Nautilus, vediamo come:
    • Chiudete tutte le finestre di Nautilus e aprite il Terminale.
    • Digitate il comando sudo nautilus, vi verrà richiesta la password utente, quindi si aprirà una nuova finestra di Nautilus, ma questa volta con tutti i privilegi dell'amministratore.
  • Trasciniamo Aspetto che avevamo copiato sulla Scrivania dentro / usr / share / gdm / autostart / LoginWindow.
  • A questo punto siamo pronti a procedere, effettuiamo il logout selezionando la voce Termina sessione... dall'ultimo menu a destra, quello contrassegnato dal simbolo di accensione.

Non appena apparirà la schermata di login, come per magia verrà avviato il programma Aspetto. Ora possiamo personalizzare l'immagine di sfondo e tutti gli elementi quali i caratteri, le finestre ed i colori. Tutte le modifiche avranno effetto solo sulla schermata di login e non nella vostra sessione.
Una volta terminato, chiudiamo il programma ed effettuiamo l'accesso. Per evitare che Aspetto venga aperto tutte le volte che accediamo al sistema ricordiamoci di andare a buttare la copia che avevamo posto in / usr / share / gdm / autostart / LoginWindow. Per farlo potete usare il comando rm da Terminale oppure avviare Nautilus con i privilegi di amministratore e procedere con il mouse.